Michele Gaeta, direttore Bologna Servizi Cimiteriali srl e delegato SEFIT per i rapporti con ASCE, e Renata Santoro, responsabile ufficio eventi Cimitero Monumentale AFC Torino spa, ci illustrano le attività per valozzare e promuovere il patrimonio artistico dei cimiteri in Italia e nel mondo.
Dopo decenni nei quali si è assistito alla svalutazione del cimitero a vantaggio della privatizzazione del lutto e del cordoglio, ora fortunatamente si assiste ad un risveglio di interesse: sono molti i Comuni che in questi ultimi tempi prestano attenzione ai propri cimiteri riscoprendo in quei luoghi le stesse storie e le stesse sensibilità che per secoli si sono intrecciate nelle loro comunità.
Sono nate tante nuove associazioni, anche spontaneamente, e numerosi sono i gruppi di cittadini e di turisti interessati a fruire del patrimonio artistico, paesaggistico ed emotivo dei nostri camposanti. La visita ai cimiteri diviene un’osservazione consapevole di rappresentazioni d’autore che ripercorre anche la storia dell’arte italiana di questi ultimi due secoli. Moltissime esperienze di questo tipo si registrano nei cimiteri di città grandi e medie. Si tratta, forse, di una sorta di positiva reazione agli aspetti più eccessivi di spettacolarizzazione della perdita e alle ritualità più commerciali, diffuse dai media, che avevano fatto smarrire il valore della partecipazione comunitaria ed il senso più vero della vicinanza e del tributo ai defunti.
Già nel 2016 è stato compiuto un passo importante con la firma, a Caserta, tra Utilitalia SEFIT (Servizi Funerari pubblici Italiani) e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo per l’individuazione di azioni condivise di promozione turistica e di valorizzazione culturale dei cimiteri monumentali e dei luoghi della memoria.
Per seguire questi temi SEFIT ha costituito un Tavolo Tecnico nazionale di Valorizzazione culturale e turistica dei cimiteri italiani (TTV), un organismo composto dai rappresentanti dei cimiteri di alcune delle principali città italiane (Bologna, Bolzano, Ferrara, Genova, Milano, Parma, Roma, Torino e Trento) che ha individuato linee guida comuni di azione.Al TTV SEFIT partecipa la Vice-Presidenza dell’ASCE, Association of Significant Cemeteries in Europe, con la quale nell’ottobre del 2017 è stata raggiunta un’intesa per il rafforzamento delle collaborazioni reciproche.
Nell’ultima settimana di maggio, da anni, le città rappresentate nel TTV SEFIT aderiscono all’iniziativa di ASCE “WDEC – Week of Discovering European Cemeteries” (Settimana per la scoperta dei cimiteri europei), elaborando insieme un sempre più ampio programma di appuntamenti e, adesso, diffondendo un programma a livello nazionale che raccoglie tutte le iniziative in un unico documento.
La realizzazione e la promozione dell’Atlante dei Cimiteri Italiani, è stata una delle prime attuazioni concrete del Protocollo con il Ministero dei Beni Culturali. Il documento in una prima stesura è stato pubblicato a gennaio 2018 sul portale del Ministero stesso, inaugurando l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.L’iniziativa dell’Atlante dei cimiteri si affianca allo sviluppo di ARtour, una applicazione per smartphone (ma funziona anche offline) elaborata da ASCE per i maggiori cimiteri europei.
TTV SEFIT e ASCE stanno lavorando per arricchire il software di mappe dinamiche e percorsi di visita nei cimiteri italiani. Presto all’interfaccia in lingua inglese si aggiungerà anche quella in italiano per una esperienza di visita che si avvale anche di supporti di realtà aumentata e che prevede un servizio di notifiche che arrivano direttamente sul proprio telefono. ARtour è scaricabile per l’uso gratuito dal sito. Per rimanere in ambito digitale, le iniziative speciali di valorizzazione di ogni cimitero associato, vengono promosse sui social @ItalyCemeteries e sul portale europeo dell’ASCE significantcemeteries.org
Quest’anno dal 21 al 23 marzo il TTV SEFIT è stato ospite nello stand di Ferrara TUA al XXV edizione del Salone del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali di Ferrara recentemente certificato “internazionale” dall’ISF Cert.I vari progetti di recupero di monumenti funebri che le varie città hanno contribuito ad attuare, sono stati illustrati attraverso video e collage di fotografie multimediali proiettate su un monitor nello stand e con la distribuzione di materiale promozionale da parte dei volontari dell’Associazione “Amici della Certosa di Bologna” appositamente formati per il ruolo di front-office nelle situazioni di contatto con il pubblico. Per l’occasione si è anche cooperato alla realizzazione di un interessante seminario in cui l’Accademia di Belle Arti di Bologna e l’Accademia di Brera di Milano hanno presentato i restauri eseguiti di recente nei due cimiteri.